La manifestazione “No alla NATO – Sì alla Pace” convocata dal Partito Comunista (e a cui come associazione abbiamo convintamente aderito) ieri pomeriggio a Bellinzona, nonostante una pioggia battente, ha unito circa 200 persone preoccupate dai rischi di guerra mondiale e contrarie al subdolo avvicinamento della Confederazione alla NATO e all’UE ormai sempre più antidemocratica e impegnata in una folle corsa al riarmo.

La piazza ha rifiutato in particolare la proposta dello Stato Maggiore Generale del nostro Esercito di inviare soldati svizzeri in Ucraina a farsi ammazzare in una guerra che non ci riguarda. Al contrario, è stata ribadita la necessità di mantenere la Svizzera un paese strettamente neutrale, rifiutando di prendere parte a missioni militari all’estero sotto controllo NATO.

Per la nostra associazione, il Presidente Alberto Togni ha denunciato le conseguenze che i lavoratori dovranno affrontare in caso la Svizzera si unisse, come sembra purtroppo essere il caso, alla nuova corsa al riarmo lanciata dall’Unione europea.

In piazza a Bellinzona oggi si è mostrata la punta di un iceberg: il malcontento popolare sta infatti crescendo nonostante l’asfissiante propaganda bellicista ed eurocentrica e nonostante l’odio verso chi esprime opinioni volte al cessate il fuoco in una guerra ormai persa della NATO contro la Russia che si sta tragicamente combattendo fino all’ultimo ucraino.

Questo è soltanto l’inizio, ma ora occorre organizzarsi e mantenere alta la pressione.

Unitevi a noi.

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